Cogenerazione, fotovoltaico e pompe di calore: le aziende scelgono di autoprodurre la propria energia

Una parte fondamentale di qualsiasi strategia energetica è costituita dalla capacità di garantire un successo finanziario a lungo termine e di far progredire le aziende verso l'azzeramento delle emissioni. Questo oggi significa adottare nuove tecnologie per la generazione di energia onsite, come, ad esempio, unità di cogenerazione (anche hydrogen-ready), impianti solari fotovoltaici e pompe di calore.

Il motivo per cui queste tecnologie stanno diventando sempre più diffuse risiede nell’opportunità che danno alle aziende di generare la propria energia e, quindi, di averne un maggior controllo, un vantaggio più rilevante che mai dopo gli ultimi anni di incertezza del mercato.

Mitigare i rischi

In una recente indagine, Centrica Business Solutions ha intervistato 500 realtà europee al fine di comprendere le maggiori sfide energetiche che le aziende devono affrontare. Dalla ricerca emerge che la generazione onsite non solo aiuta le aziende a gestire i consumi e i relativi costi, ma che risulta anche un prezioso supporto nel mitigare la volatilità del mercato, vantaggio indicato da due quinti degli intervistati. In effetti, per la metà dei membri della C-suite, questo beneficio è considerato addirittura il principale fattore per l’adozione di questa soluzione energetica.

A fronte delle condizioni di mercato degli ultimi anni, è comprensibile che il 66% delle aziende italiane dichiara di voler aumentare le capacità di generazione onsite nei prossimi due anni. Soprattutto se si considera che più di 7 aziende su 10 appartengono ai settori ad alta intensità energetica più colpiti dalla volatilità del mercato, come il Food & Beverage. 

Altri fattori alla base della spinta verso questa soluzione risultano essere la conformità alle normative (36%) e il fatto che queste tecnologie aumenteranno la redditività a lungo termine (36%).

Gli ostacoli da superare

Nonostante il crescente interesse per la generazione onsite, il report ha rilevato che per le aziende permangono i seguenti ostacoli:

1. Budget - più di un terzo dei dirigenti ritiene che la propria azienda avrà difficoltà a investire nelle nuove tecnologie
2. Regolamenti e regimi fiscali - quasi il 30% delle aziende ha dichiarato che investire in tecnologie onsite non è conveniente nell'attuale panorama normativo
3. Leadership - quasi la metà degli intervistati ha dichiarato che i responsabili decisionali non riescono a comprendere i vantaggi della generazione onsite e ben il 47% dei leader stessi ammette che questo è un problema
4. Partnership - quasi un terzo di tutte le aziende interpellate afferma di avere difficoltà a trovare il giusto partner energetico.

Ulteriori ritardi sono da imputare alla difficoltà nel concordare una strategia di investimento per le tecnologie onsite a emissioni basse o nulle, con poco più di un terzo delle aziende che dichiara di non aver fatto alcun progresso a riguardo o che i limitati progressi compiuti non hanno ancora avuto un impatto sulla propria gestione energetica.

Bilanciare profitto e pianeta

A fronte di un contesto di volatilità del mercato, le aziende potrebbero essere tentate di far passare la sostenibilità in secondo piano, concentrandosi, invece, sulla riduzione della spesa energetica. Tuttavia, migliorando il controllo dei consumi energetici attraverso la generazione onsite, le aziende possono fare entrambe le cose. 

Scarica il report completo "Dati, generazione onsite e ruolo dei leader per un maggior controllo dell’energia" per scoprire le misure che le aziende possono adottare per superare le attuali sfide del mercato energetico e approfondire gli step pratici da intraprendere già oggi per controllare i costi energetici e raggiungere i propri obiettivi di Net Zero.